Matrix Revelations — settima parte

Artlandis
3 min readDec 22, 2021

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6 teorie definitive e 1 paradosso da conoscere, prima del nuovo Matrix 4 (in uscita oggi negli States).

Teoria 5: Neo non è un essere umano. E’ un ibrido pre-programmato e gestito dall’ Architetto e dall’ Oracolo.

Sulla base delle considerazioni precedenti e di quanto osserviamo sulla scena possiamo trarre alcune conclusioni ed aggiungere altre deduzioni sulla vera identità di Neo.

L’architetto ha creato Matrix, come dice lui stesso. Ammettendo sia la verità. Tenendo conto del fatto che Neo e Smith sono l’uno l’alter-ego dell’altro, tutto ciò che l’Architetto dice a Neo può ritenersi valido anche per Smith.

Tutto, ad eccezione della componente umana di NEO.
Ma può essere considerato “Neo” un umano come gli altri (al netto della sua evoluzione)?

Abbiamo visto macchine che studiano esseri umani ed esseri umani fare altrettanto sulle macchine.
Sappiamo che di “Neo” ne sono esistite altre 6 copie identiche, con caratteristiche psicologiche diverse, frutto di una programmazione (indotta o manipolata dall’Oracolo).

Quindi “Neo” non è un essere umano in senso stretto, ma una routine comportamentale che potrebbe essere stata generata servendosi, come base, di un “corpo” dalle fattezze di Neo — magari il Thomas Anderson originale, clonato o sovrascritto di versione in versione — che fa parte di un ciclo interrotto dall’Oracolo al prezzo di un grosso rischio (vedi dialogo tra Architetto ed Oracolo alla fine del terzo film).
Lo scopo ultimo è porre fine alla ciclicità nella quale è avvinghiata la Matrix verde, presa tra Zion, la variabile impazzita e il reset di volta in volta operato dalla scelta di Neo.

Ecco le citazioni (in italiano — al netto di piccoli errori di traduzione) che si legano alla natura di un Neo agente inconsapevole dell’Oracolo e dello stesso Architetto.

· Cit. Architetto 01: “sebbene il tuo processo abbia alterato la tua coscienza resti irreversibilmente umano”

· Cit. Architetto 02:La tua vita è un prodotto residuo non compensato nel bilanciamento dell’equazioni inerenti alla programmazione di Matrix.

· Cit. Architetto 03: Tu sei il risultato finale di un’anomalia che nonostante i miei sforzi sono stato incapace di eliminare da quella che altrimenti è un’armonia di precisione matematica.

· Cit. Architetto 04: Sebbene resti un problema costantemente arginato essa non è imprevedibile e pertanto non sfugge alle misure di controllo che hanno condotto te inesorabilmente qui.

· Cit. Architetto 05: Matrix è più vecchia di quanto tu immagini. Io preferisco contare partendo dalla comparsa della prima anomalia fino al manifestarsi della successiva. Questa è la sesta versione.
NEO Risponde: “o nessuno me l’ha mai detto o nessuno lo sa” (macchine incluse? — nda)

· Cit. Architetto 06: Precisamente: Come ora stai senza dubbio intuendo l’anomalia è sistemica e crea pericolose fluttuazioni anche nelle più semplici equazioni
NEO risponde: “il problema è la scelta” (la “scelta” che domina ogni film, dalle pillole, alle caramelle, fino all’episodio 9 di Animatrix e l’anelito finale di Neo che sta per essere assorbito da Smith).

· Cit. Architetto 07: “La prima Matrix che disegnai era assolutamente perfetta, una opera d’arte, impeccabile, sublime. Un trionfo eguagliato solo dal suo monumentale fallimento. L’inevitabilità del suo destino mi è ora evidente quale conseguenza della imperfezione intrinseca dell’essere umano. Perciò la riprogettai basandomi sulla vostra storia per rispecchiare con accuratezza le espressioni grottesche della vostra natura. Tuttavia venni ancora frustrato dal fallimento. In seguito giunsi alla conclusione che la risposta mi sfuggiva perché esigeva una mente inferiore o se vogliamo una mente meno vincolata della mia a parametri di perfezione.
Tant’è che la soluzione fu trovata per caso da un altro programma intuitivo. Inizialmente creato per indagare su alcuni aspetti della psiche umana. Se io sono quindi il padre di Matrix, lei è senza dubbio alcuno sua madre.

Continua qui: http://www.lucianogiustini.org/blog/documents/dialogo_matrix2_architetto.html

Qual è, dunque, la soluzione trovata illo tempore dall’Oracolo?
Potrebbe essere una Matrix dorata, una prigione che ne ospita un’altra (Matrix verde) ma che offre l’illusione di una scelta (la libertà) mantenendo gli esseri umani nel loro ruolo di “batterie”.
Chi è la sua “leva” dal fattore di rischio altissimo?
Chi altri se non proprio Neo, dall’Oracolo svezzato passo dopo passo (manipolando anche tutte le persone intorno ad esso)?

Il video dell’incontro NEO-Architetto si trova qui

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